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I migliori album del 2023 finora

Dec 30, 2023

Dal boygenius a Lil Yachty, da Lana Del Rey ad Asake

FOTOGRAFIE NELLE ILLUSTRAZIONI DI PER OLE HAGEN/REDFERNS/GETTY IMAGES; CHRISTOPHER POLK/Cartellone pubblicitario; TIMOTHY NORRIS/WIREIMAGE; CHUCK CONCESSIONE

Insieme ai successi di Miley Cyrus, Janelle Monáe, Lil Yachty, boygenius e Lana Del Rey, quest'anno ci ha regalato un nuovo entusiasmante raccolto di promettenti pop star come GALE e Gracie Abrams, un paio di grandi solisti dei BTS, musica brillante da radicali del rap come Danny Brown (con JPEGMAFIA) e Billy Woods (con Kenny Segal), R&B innovativo di Jordan Ward e Amaarae, e molto, molto altro ancora. Ecco i nostri LP preferiti del 2023 finora, non classificati e in ordine alfabetico.

"Buona liberazione"

Nel suo straordinario debutto, una delle star più promettenti della musica pop riesce ad atterrare in più di un modo. Proclamato come “l'esperto malinconico della generazione Z” in un servizio di Rolling Stone all'inizio di quest'anno, Abrams sfrutta le emozioni della generazione emergente in un suono unico pieno di melodie semplici e pacate, intrise di tristezza ma comunque potenti. Abrams potrebbe avere una voce delicata, potrebbe persino cantare di come bloccare un ex su Internet, ma il modo in cui riesce a pronunciare battute ribollenti in un sussurro angelico la distingue dai suoi coetanei pop da camera da letto. —MG

"Fontana del bambino"

Amaarae è stata selvaggia e scrupolosa sin dal suo eccellente successo del 2020, The Angel You Don't Know, con la lussuosa e lussuriosa "Sad Gurlz Love Money", che è diventata rapidamente virale e ha attirato un remix con l'altrettanto decadente Kali Uchis. In Fountain Baby, Amaarae raddoppia il brivido e amplifica il pericolo, traendo influenze dai ritmi afro, dagli standard asiatici e dalla rabbia punk-rock per un'avventura meditabonda nel suo mondo. —MC

"La mia schiena era un ponte da attraversare per te"

Anohni e la sua band, i Johnsons - così chiamata in onore dell'attivista per i diritti dei gay Marsha P. Johnson, che onora la copertina di My Back - hanno portato il peso delle sue preoccupazioni per decenni. Ogni traccia di My Back Was a Bridge for You to Cross sembra una statua greca congelata in una tragica espressione di orrore. La voce di Anohni suona delicata, arrabbiata ed esausta, mentre si addolora traccia dopo traccia - per le promesse non mantenute dei diritti civili, per gli amici persi a causa della droga e della depressione, per l'immolazione di un mondo che soccombe all'ecocidio. Senti il ​​peso che porta mentre le schiaccia la schiena, e molto spesso è bellissimo.–KG

"L'amore in esilio"

Love In Exile non è jazz, nonostante abbia come protagonista il pianista Vijay Iyer, un pezzo forte in quel mondo. Né è “musica globale” – qualunque cosa significhi – anche se mette in risalto il cantante urdu Arooj Aftab, che ha vinto un Grammy in quella categoria l’anno scorso. Invece, ascoltare Love in Exile, che comprende anche Shahzad Ismaily al basso e Moog, è più simile a visitare una sorta di bellissimo e strano paesaggio sonoro fatto di archi, chiavi e respiro. Il loro primo album insieme è un corso di perfezionamento nello spazio, con i musicisti che si scambiano e sfrecciano l'uno intorno all'altro come "un banco di pesci", come lo descrive Aftab. -ESSERE

'Opera d'arte'

A meno di un anno dal suo acclamato debutto, Mr. Money With the Vibe, il cantautore nigeriano ha pubblicato il suo secondo LP, Work of Art, che è senza dubbio la musica più importante che abbia realizzato fino ad oggi. Batteria e linee di basso di Amapiano, shaker e sintetizzatori abbinati a chitarre, sassofoni e violini permeano l'album. La miscela di amapiano e afropop di Asake (creata con il suo produttore-ingegnere di fiducia Magicsticks) lo ha posto in prima linea tra gli artisti nigeriani che hanno adottato un approccio stilistico simile. Asake ha già dimostrato che la sua svolta è stata più che meritata. Con Work of Art, consolida il suo status di superstar dello street-pop.–MM

Barbie the Album ha qualcosa per tutti (l'adorabile bonus track di Brandi Carlile di "Closer To Fine" delle Indigo Girls è un tocco particolarmente dolce e sincero) e lega perfettamente il giocoso femminismo del film in una piacevole esperienza musicale. Un album di Barbie senza Nicki Minaj semplicemente non avrebbe senso, e “Barbie World”, il suo brano con Ice Spice, porta senza sforzo il classico “Barbie Girl” di Aqua dagli anni Novanta al 2023. Dominic Fike mostra un lato più luminoso ed estivo del solito su "Ehi Bionda." Gayle interpreta una Barbie sgangherata in “Butterflies”. "Per cosa sono stata creata?" di Billie Eilish rispecchia il momento esistenziale e strappalacrime che il personaggio di Robbie attraversa nel film.–TM